Corsi di formazione in grafologia

corso di simbologia della scrittura
ottobre 2014-febbraio 2015
Sede: Milano
Data di inizio: 05/10/2014
Destinatari: il corso è rivolto a tutti coloro che si avvicinano per la prima volta alla grafologia, ma è aperto anche a coloro che conoscono altri sistemi grafologici ed intendono approfondire il sistema di Paolo Bruni.
Durata:
il corso ha una durata di 50 ore complessive, suddivise in 16 incontri domenicali consecutivi, dalla 15 alle 18. L'orario degli incontri sarà concordato con i partecipanti durante la prima riunione.
Temi trattati:
viene presentato il sistema grafologico di Paolo Bruni, fondato sulla sua simbologia dello spazio grafico e delle lettere dell’alfabeto. Si dà ampio spazio ai segni "moderni", di grand
e interesse e attualità in quest’epoca di rapidi cambiamenti in tutti i settori della società.

corso di formazione in grafologia dell'età evolutiva
Febbraio–Aprile 2015
Sede: Milano
Data di inizio: 16/02/2015
Durata: 10 incontri consecutivi (il lunedì, dalla 15 alle 18), per un totale di 30 ore
Contenuti: 
- Comunicazione e ascolto
- Educazione, crescita e integrazione individuo-comunità
- Triangolo familiare e processo di costruzione della personalità
- Simbologia del disegno spontaneo e della scrittura
- Grafologia dell'età evolutiva
- Disagio giovanile ed interventi educativi-rieducativi

PS. Potrebbero essere avviati corsi paralli o ulteriori corsi anche in altre date.

Corsi per le scuole

La formazione non è solo didattica. Introduzione alla grafologia dell'età evolutiva (per insegnanti)
Durata: 10 ore (quattro incontri)
E’ un’esigenza degli insegnanti affrontare con maggiore sicurezza ed efficacia quei problemi connessi all’interazione individuo-ambiente, che nel mondo della scuola si manifestano principalmente come disadattamento scolastico, vuoi sotto l’aspetto cognitivo (apprendimento) vuoi sotto l’aspetto relazionale (comportamento). L’obiettivo principale è portare a una conoscenza di base del mezzo di indagine grafologica, necessaria per avviare un’opera di prevenzione del disagio giovanile, nonché di risoluzione. 
Ma anche per quei ragazzi che non presentano problemi particolari possono esserci dei benefici: ad esempio, la comprensione, da parte degli insegnanti, dello stile di apprendimento degli alunni -il quale può essere dedotto dalla scrittura- e quindi una maggiore valorizzazione delle capacità e delle risorse individuali.
Il corso mira a fornire un quadro semplice ma esauriente delle possibilità offerte dallo strumento grafologico come mezzo atto a segnalare il disagio del singolo -cognitivo e comportamentale- e a comprenderne le cause, permettendo così di agire con opportuni interventi rieducativi per favorire una migliore integrazione individuo-comunità, in ambito scolastico ed extrascolastico. 
Argomenti trattati :
1°: Simbologia del disegno spontaneo e della scrittura
2°: L’espressione di sé nell’apprendimento e nella relazione: segni grafici 1°
3°: L’espressione di sé nell’apprendimento e nella relazione: segni grafici 2°
4°: Capire, aiutare e valorizzare l’alunno: interpretazione e discussione di scritture

Il disagio giovanile, scolastico e famigliare, oggi (per insegnanti e genitori)
Durata: 10 ore (quattro incontri)
Stiamo vivendo tempi di trasformazioni radicali, rapide e inaspettate, che incidono profondamente, anche dolorosamente, nella nostra società ad ogni livello: individuale, famigliare, scolastico e lavorativo. 
Non è agevole cogliere le cause del disagio diffuso, perché in gran parte è nuovo, non una variante di situazioni di sofferenza comuni a ogni epoca. 
Occorre dunque impiegare strumenti di conoscenza atti a comprenderlo e trovare modalità d’intervento per sanarlo.
Il corso mira a soddisfare l’esigenza di insegnanti e genitori di affrontare con maggiore efficacia questa emergenza, fornendo una comprensione adeguata dell’impatto della odierna rivoluzione socio-economica e tecnologica sull’individuo e sulle istituzioni -principalmente famiglia e scuola- e un aggiornamento sulle competenze educativo-formative di base, che aiuti a rilevare, sanare e possibilmente prevenire le forme di disagio più frequenti e disturbanti l’armonia della vita individuale e comunitaria, sia nell’ambito scolastico che in quello famigliare.
Il corso è strutturato in modo da consentire l’acquisizione di conoscenze teoriche e di modelli di intervento nell’area del disagio giovanile e delle sue manifestazioni nella scuola e in famiglia.
Argomenti trattati:
1°: Quando il progresso diventa rottura col passato. Analisi di una crisi sociale.
2°: Cause e forme del disagio odierno individuale e comunitario.
3°: Scopriamo i nostri ragazzi nella loro scrittura.
4°: Prevenzione del disagio e intervento educativo-formativo in famiglia e nella Scuola.

Il bambino nella scuola elementare (per insegnanti)
Durata: 6 ore (tre incontri)
Il corso mira a fornire indicazioni e contenuti in merito al mondo relazionale-comunicativo del bambino, il quale si trova oggi a soffrire -seppur non dicendolo- in un mondo che non è a misura di bambino. 
Siccome nei primi anni delle elementari -anzi già prima nella scuola materna- ha inizio quel processo educativo e culturale che getta le basi della sua esistenza di essere sociale, è importante che esso avvenga nella maniera e nei tempi giusti. 
Temi trattati:
- il linguaggio spontaneo e creativo del bambino: uso dei colori e disegno
- apprendere a scrivere correttamente
- disgrafia e dislessia da disadattamento scolastico
- l’espressione di sé nella scrittura

La disgrafia. Prevenzione e rimedi (per insegnanti)
Durata: 2,5 ore (1 incontro)
La disgrafia è un disturbo che impedisce un corretto apprendimento della scrittura e della lettura: difficoltà a scrivere in maniera leggibile, ordinata, ortograficamente corretta. A noi interessa quella disgrafia che non consegue da insufficienze in settori quali motricità, dominanza laterale, organizzazione spaziale, coordinazione visivo-motoria, sviluppo del linguaggio ecc., ma da un disadattamento alla realtà scolastica.
In tale prospettiva, la disgrafia indica "trascuratezza" a livello educativo. Il soggetto non si sente parte del progetto sociale, non capisce il proprio ruolo, la propria posizione, non si adatta e integra, accede poco e male al codice culturale. Il suo è quindi un problema di adattamento alle costrizioni della libertà d’espressione, derivanti dall’accettazione del codice culturale, che poi è anche un codice comportamentale. 
Sarebbe pertanto opportuno approfondire con gli interessati la questione importante e delicata della trasmissione e dell’acquisizione del codice culturale da parte del bambino.

Anoressia e bulimia. Le radici socioculturali di questo segno dei tempi (per insegnanti e genitori)
Durata: 2,5 ore (1 incontro)
L’anoressia-bulimia, inquadrata tra i disturbi dell’alimentazione, si sviluppa in prevalenza nell’adolescenza ed è ormai riconosciuta come una malattia sociale che conosce un crescendo epidemico dalle radici prevalentemente socioculturali. 
E’ una manifestazione della profonda crisi sociale che investe la famiglia negli affetti e nei valori etici. 
Per poter valutare come si evolverà è necessario andare alle sue radici, vederla come uno dei segni dei nostri tempi. 
I risultati emersi dall’esame di scritture di giovani anoressiche, congiuntamente a un’analisi dei fondamenti e dei valori della società contemporanea, mi inducono a prendere in particolare considerazione come cause i seguenti fattori:
- cultura del narcisismo, dell’apparenza e del successo
- influenza manipolatrice dei media all’interno di una cultura consumistica
- svalorizzazione-negazione del femminile e del ruolo materno
- ipervalorizzazione dell’indipendenza, dell’autonomia, dell’autocontrollo
- dilagare dell’individualismo duro

La centralità della relazione nella vita comunitaria (per insegnanti e genitori)
Durata: 2,5 ore (1 incontro)
   Sono le relazioni umane che tengono unita una comunità, costituendone il tessuto connettivo. Valorizzarle e porle a fondamento della propria attività è un’esigenza di tutti coloro che hanno responsabilità educative, sociali, e che devono trovare soluzioni adeguate a problemi specifici in funzione del bene comune. Gran parte delle forme di disagio del singolo e della comunità sono dovute a deficit di vario genere nella vita di relazione, a cominciare dalla poca disponibilità all’ascolto autentico dell’altro: siamo troppo presi dai nostri problemi. Stiamo andando verso una società di servizi, che crea specialisti con competenze specifiche in ogni campo; se da un lato ciò è un bene, dall’altro allontana da un contatto diretto e partecipe, da un incontro in cui venga dato più spazio alla reciprocità. Chi si sente ascoltato, si sente già in parte capito, e comunque sperimenta la condivisione del proprio mondo interiore, gioie e dolori: non è più solo.
Nel seminario si metterà a fuoco il tema della relazione nei suoi vari aspetti espressivo-comunicativi, dalla comunicazione di cose alla comunicazione di sé, e quello del ruolo centrale che svolge nel contesto della vita individuale e comunitaria attraverso la circolazione-condivisione dei vissuti. Il vivere insieme presuppone una buona comunicazione, che a sua volta presuppone capacità di ascolto e condivisione.